Conto di Rete Focus

CONTO DI RETE FOCUS

 

FO.CU.S. – Presupposti e motivazioni a fondamento della proposta, le finalità e gli obiettivi principali

La logica del tessuto imprenditoriale in Italia va al di là delle ragioni di integrazione e di specializzazione di un tessuto produttivo, per assurgere al ruolo di ottimizzatore delle risorse territoriali. Lo sviluppo disordinato e caotico produttivo figlio degli incentivi di volta in volta individuati in maniera disarmonica nelle zone di Obiettivo 1 hanno permesso la nascita vertiginosa di nuove imprese finanziate da programmi comunitari o nazionali che hanno consentito da un lato un incremento della forza lavoro ed dell’occupazione,  dall’altro una disomogenea attenzione ai percorsi strutturati e di logica dell’investimento nelle risorse umane.

Non sfuggono a questa regola gli investimenti in formazione e più propriamente in formazione continua, anche se tale formazione dovrebbe concorrere a rendere il luogo di lavoro più sicuro possibile. Da questo punto di vista la contrazione degli investimenti diventa drammatica, anche in relazione ai forti disagi economici in cui le aziende del territorio versano. In relazione al particolare periodo storico, che sta attraversando il nostro paese, caratterizzato da un lungo momento di crisi, dal punto di vista economico, con il progressivo impoverimento del tessuto produttivo e sociale, nasce l’esigenza di realizzare attraverso la formazione, intesa come processo che si perpetua nel tempo, azioni di intervento, che possano essere percorse, al fine di attenuare le conseguenze del suddetto periodo, su quell’importante tessuto economico, rappresentato dalle piccole e medie imprese italiane (PMI). Fo.Cu.S., in linea con le direttive europee, supporta l’azione di miglioramento del sistema formativo, con particolare attenzione alla formazione continua, rivolgendosi ai lavoratori in una logica di long life learning.

Fine ultimo è quello di contribuire a sostenere lo sviluppo delle competenze e delle abilità dei lavoratori, per favorire la crescita, la competitività e la capacità di innovazione del sistema economico produttivo aziendale. Fo.Cu.S. vuole, altresì, rappresentare un utile strumento volto alla valorizzazione della performance aziendale, in un’ottica di miglioramento del vantaggio competitivo della singola impresa aderente, anche attraverso il potenziamento delle competenze generali, trasversali e specialistiche dei propri lavoratori e lavoratrici, che ne rappresentano il capitale umano. A tal fine si vogliono promuovere buone prassi di diffusione della formazione continua, in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro, introducendo i concetti di creazione di un luogo di lavoro accogliente e salubre, concentrandosi anche sugli aspetti dello stress da lavoro, nuova frontiera di creazione di disabilità nei luoghi di lavoro.

Fo.Cu.S. intende dare risposte concrete ai lavoratori delle aziende partecipanti creando per loro un vero e proprio strumento di formazione che li possa aiutare a vivere meglio il proprio luogo di lavoro. Per concretizzare tale obiettivo il progetto si dota di un portale/gestionale e di una piattaforma web a supporto delle azioni formative ed informative. Il portale si comporta come un repository delle informazioni e delle istanze raccolte nelle diverse aule oltre che come uno strumento di comunicazione tra le aziende e degli esperti che saranno a loro disposizione attraverso un forum. Il portale avrà il compito ulteriore di promuovere l’iniziativa, di indicarne le peculiarità, evidenziando il ruolo del Fondo Interprofessionale FonARCom.

Fo.Cu.S. vuole candidarsi ad essere uno strumento per rispondere alle reali esigenze delle aziende sul territorio che si fidelizzino con il soggetto proponente individuando in lui non solo un mentore per le attività formative ma anche un tutor per le attività di formazione ed informazione e di consulenza connesse con il TU 81/08 e s.m.i.

Elementi di coesione delle aziende della rete/Modalità organizzative e descrizione delle relazioni del SP con le aziende.

I cambiamenti intervenuti negli ultimi anni hanno evidenziato come, accanto ai classici fattori produttivi (terra, lavoro e capitale), vi sia un quarto fattore su cui si gioca la competizione attuale e futura: la conoscenza. Diventa, quindi, essenziale poter contare su un capitale di risorse umane preparato, con un elevato grado di conoscenze e competenze tecnico-professionali, capace di sapersi adattare ai cambiamenti, per riuscire a sviluppare innovazione e mantenere un grado di competitività che permetta a imprese e territori di continuare a crescere in modo intelligente e sostenibile.

La sfida, quindi, è quella di alimentare un processo di apprendimento che, da un lato, generi in modo continuo nuova conoscenza e, dall’altro, sia in grado di gestirla e trasmetterla internamente alla struttura produttiva in modo efficiente ed efficace. In questo contesto la parola chiave, che diventa anche la leva centrale su cui agire, è il capitale umano, il cui valore si misura attraverso la formazione, la professionalità e l’adeguamento continuo ai mutamenti. Le imprese campane e laziali che hanno saputo resistere meglio alla fase recessiva che ha colpito il Paese, sono quelle impegnate nelle produzioni di prodotti di qualità medio-alta, di antica tradizione e di elevato contenuto artigianale, ma innovative quanto a design, professionalità e tecnologie impiegate, che compensano con l’alta qualità i maggiori costi di produzione e permettono di sostenere l’export regionale.

La capacità di mettere a fattore comune da parte delle imprese le proprie competenze ed i propri fabbisogni formativi in un percorso trasversale come può essere quello della sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta, perciò, una leva fondamentale ai fini della creazione di valore formativo. La formazione secondo quanto previsto dal D.LGS 81/08 deve essere intesa come driver per l’eccellenza e la personalizzazione dell’offerta di prodotti e servizi, diventando così strumento efficace a sostegno di imprese “intelligenti” che riescono a creare un connubio vincente tra produzione artigianale, manifatturiero di qualità e sicurezza dei propri lavoratori. Puntare su una formazione verticale, specifica, in un’epoca in cui non ci si può distrarre dai processi di produzione ma in cui questa distrazione non deve pesare sulla salute dei lavoratori è di importanza fondamentale. Il capitale umano è, quindi, fondamentale per raggiungere gli obiettivi chiave per il sistema economico-produttivo, che comprendono la promozione della vitalità imprenditoriale, la diversificazione produttiva, la capacità di adattamento al cambiamento dei sistemi produttivi e il rafforzamento della competitività dei sistemi produttivi locali.

La presente iniziativa si pone quale strumento individuato per dare traduzione operativa alla strategia perseguita dalle diverse misure attuative del Decreto Legislativo 81/08 e delle sue successive modifiche ed integrazioni. Le proposte progettuali da iscriversi all’interno del piano globale dovranno rispondere a fabbisogni di formazione e crescita nel medio periodo delle lavoratrici e dei lavoratori, essere caratterizzate da un certo grado di complessità e si dovranno focalizzare o su specifici settori produttivi o su precisi profili professionali (medio-alti), promuovendo processi di coesione della imprese che si iscrivono a fare parte della stessa rete e che sono accomunate dal fabbisogno reale di creare ambienti salubri di lavoro e che abbiano a cuore anche l’aspetto meno evidente dello stress da lavoro correlato approfondendo le cause del burnout  che portano ad un senso di impotenza: il soggetto non ritiene che ciò che fa o vuole fare riesca ad influire sull’esito di un determinato evento. Le conseguenze dello stress comportano grossi costi per l’azienda dal momento che sono causa di un forte assenteismo ed indicano un calo della performance lavorativa. Lo stress legato all’attività lavorativa rappresenta uno dei nodi principali con cui l’Europa deve misurarsi in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Questa condizione interessa quasi un lavoratore su quattro e secondo gli studi effettuati pare che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress. Ciò comporta costi enormi in termini di disagio personale oltre al rischio di influenze negative sul risultato economico di un’organizzazione. Lo stress rappresenta uno dei principali problemi di salute legato all’attività lavorativa riferito più frequentemente e, secondo i dati rilevati nel 2005, colpisce il 22% dei lavoratori dell’Unione Europea, percentuale che le proiezioni danno in aumento. Lo stress influisce fortemente sulla redditività. In termini puramente economici si stima che nel 2002 il costo economico annuale dello stress legato all’attività lavorativa nell’Unione Europea è stato calcolato pari a 20 miliardi di euro.

Metodologie per la rilevazione dei fabbisogni formativi in ambito di aggregazione

La ricerca prevede due principali attività:
1. un’analisi documentale sullo scenario economico realizzata attraverso ricerca desk di dati secondari;
2. la conduzione di colloqui in profondità con manager e rappresentanti delle imprese per la rilevazione del fabbisogno formativo.

Finalità formative prevalenti da realizzare nell’ambito degli interventi del Programma Formativo Quadro

1. Formazione Obbligatoria;
2. Formazione in ingresso;
3. Sviluppo Locale.

Metodologie didattiche applicabili

L’intento di questo D.P.  è il miglioramento, dei processi lavorativi, che sarà seguito attraverso un percorso di metodologia attiva richiedendo la partecipazione, dei lavoratori, che si concretizza in momenti di formazione tradizionali, fatti di aula, e simulazioni di gruppo esercitazioni e discussione di casi, on the job. Vi saranno attività di addestramento finalizzate allo sviluppo di abilità e di conoscenze con particolare riferimento all’utilizzo di sistemi specifici. Viene introdotto un supporto al riconoscimento ed alla valorizzazione degli errori come strumento di apprendimento.

Le finalità e gli obiettivi sono perseguiti attraverso:
– l’organizzazione e la pianificazione delle attività di progetto,
– il monitoraggio e la mappatura degli skill shortage,
– identificazione del ciclo di vita del progetto,
– analisi del modello organizzativo e dello stile comunicativo,
– analisi delle strategie perseguite,
– analisi dei parametri di controllo.

L’intento è quello di creare, attraverso strumenti e procedure, l’integrazione di tutti i processi della filiera che mirano a generare un’ampia offerta di servizi formativi; attraverso:
– la sperimentazione di modelli di analisi della domanda d’impresa, identificando approcci, metodologie e dispositivi innovativi nella rilevazione di fabbisogni aziendali, prioritamente attraverso azioni evolutive e migliorative.
– La sperimentazione di modelli per la definizione di competenze, garantendo la spendibilità delle competenze acquisite mediante progetti formativi realizzati nel Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) e attraverso sistemi informatizzati per la prototipazione di un modello di “e-portfolio di competenze”.
–  La validazione di modelli di progettazione formativa in grado di promuovere contenuti e setting dinamici, prioritariamente centrati sull’innovazione del già citato sistema RIF. Tale presupposto consente, infatti, di generare soluzioni innovative in termini di raccolta, catalogazione e progettazione formativa, mediante uno strumento real-time di elaborazione e codifica del fabbisogno.
–  L’identificazione di nuovi modelli di promozione delle attività del piano.

Strumenti per la certificazione delle competenze

Esito in progress è il riconoscimento, ai sensi dell’Accordo tra il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art. 37, comma 2 del D.Lgs. 81/08 (rep. Atti n. 221/esr del 21.12.2011), delle competenze acquisite nei percorsi di formazione realizzati. L’ accompagnamento del lavoratore da parte degli esperti è riconosciuto quale assolvimento della formazione generale obbligatoria del lavoratore. Pertanto ai lavoratori che hanno acquisito le competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro è rilasciato ai sensi dell’art. 37 comma 2 del decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81 l’attestato di cui all’allegato 3 della circolare regionale n. 7 del 17 settembre 2012 che assolve l’obbligo formazione generale per il lavoratore.

Elementi di Innovatività

Le peculiarità e l’appeal di Fo.Cu.S. è la predisposizione di una piattaforma di distance learning e di un gestionale per facilitare l’organizzazione dei progetti formativi. Gli interventi di e-learning di qualità elevata andrebbero realizzati attraverso percorsi di progettazione incentrati sui fabbisogni formativi rilevati in fase di analisi. Il corsista dovrà essere stimolato a giocare un ruolo attivo, a tal fine disponendo, in primo luogo, di materiali multimediali caratterizzati da un’elevata interattività (struttura ipertestuale navigabile finemente, presenza di animazioni esplicative, di laboratori virtuali, di test e di apposite linkografie che consentano di integrare nel percorso le risorse disponibili in rete). Inoltre l’attività del corsista dovrà inserirsi in un ambiente di “interazione socializzante” (la classe virtuale), che gli consenta un elevato livello di interazioni con il docente, i tutor e i colleghi. In questo contesto, rappresentano aspetti particolarmente qualificanti di un intervento di e-learning • il ruolo attivo dell’utente; • l’importanza della classe virtuale, che comporta l’inserimento dell’utente in un apposito ambiente di apprendimento in comune al quale è preposto, sotto il profilo organizzativo, un docente/mentore esperto dei contenuti. Fo.Cu.S. intende creare un nuovo e più efficace processo di certificazione delle competenze nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro. Le aziende potranno disporre di un sistema sicuro e controllato della formazione obbligatoria ai lavoratori in tutti i settori produttivi e per tutte le tipologie di corsi previsti.

Il carattere qualitativo consente di eliminare la platea di soggetti certificatori sulla sicurezza sul lavoro non abilitati e disporre di un sistema certo ed affidabile di formazione e certificazione. L’affidabilità dei processi di erogazione del servizio, la tracciabilità della certificazione, facilita il ruolo delle autorità di controllo dando vita ad un sistema virtuoso nel campo della sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavori. Nel corso della realizzazione del progetto ci si ispira agli elencati principi guida :
1. Orientamento all’utente. Implica che tutta l’azione dei processi, deve essere orientata a capire le esigenze degli utenti che fruiranno di tale sistema innovativo.
2. Approccio per processi. Le attività saranno scomposte o aggregate per processi per facilitarne la descrizione, la comprensione, il controllo e il miglioramento.
3. Approccio sistemico. Identificare, capire, gestire/controllare e migliorare i vari processi deve essere visto come un unico sistema che serve all’efficacia e all’efficienza dell’organizzazione.
4. Miglioramento continuo. Una volta raggiunta la qualità costante (raggiungimento sistematico degli obiettivi e soddisfacimento dei requisiti), allora occorre spostare in avanti i requisiti, rendendoli più stringenti e/o (sempre a qualità costante) diminuire i costi.
5. Decisioni basate sui dati. Questo principio implica l’esistenza di processi di raccolta e documentazione su dati oggettivi, in particolare sull’utente che è spesso sconosciuto quantitativamente.

I “PLUS” del D.L. di UNICA c/o FonARCom

 

1. Pluralità di modalità di erogazione dello 0,30 %

Gestione diretta dell’ 80% dello 0,30 % versato:

Con il conto Formazione Aggregato di UNICA, l’azienda associata accede direttamente all’ 80 % dello 0,30 % accumulato o in maturazione per la realizzazione di Piani Formativi su misura.

Strumenti operativi a valere sul Fondo, extra rispetto allo 0,30 % versato:
– Avvisi Generali o Tematici (presentati a finestra, flessibilità per la gestione dei Piani);
– Detto/Fatto! Aziende, ovvero Voucher individuali o aziendali;
– Avviso per dirigenti;
– Vouche nuovi assunti per paini di inserimento aziendale (max 3 all’anno).

2. Gestione Piani

UNICA, attraverso la sezione operativa di UNICA Formazione quale soggetto attuatore, realizza per i propri soci:
– Progettazione piani formativi;
– Coordinamento didattico;
– Gestione completa della piattaforma;
– Rendicontazione piani;
– Assistenza continua con esperti del settore della formazione;
– Assistenza per accordi con le parti sociali interessate.

Vantaggi:
– Costi ridotti di consulenze esterne;
– Nessun anticipo richiesto per l’erogazione della formazione;
– Ottimizzazione costi progetti formativi, grazie ad economie di scala, senza limiti di onorari per docenze, contrattualizzate direttamente da UNICA;
– Nessun vincolo di numero discenti per l’aula formazione (salvo quanto previsto dalle normative vigenti);
– Trasparenza e professionalità garantita. Consegna di referenze e relativo cv del/i docente/i scelti;
– Approvazione piani formativi in tempi rapidi;
– Gestione della piattaforma;
– Certezza tempistica della rendicontazione.

3. Portabilità / Mobilità dei Fondi

La mobilità tra Fondi Interprofessionali è la procedura attraverso la quale l’azienda può richiedere l’adesione ad un nuovo Fondo con contestuale revoca da quello scelto in precedenza.

Essa è stata istituita a seguito dell’emanazione della Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis, a cui l’INPS ha dato attuazione con la circolare n. 107 del 1/10/2009 in cui ne indica le modalità operative.

Le aziende interessate alla mobilità dovranno inserire nella denuncia contributiva il codice di revoca “REVO” e/o “REDI” del Fondo precedentemente scelto e, contestualmente, inserire il codice del nuovo Fondo al quale aderire (FARC per FonARCom).

Portabilità o possibilità di trasferire ad un nuovo Fondo il totale delle somme confluite senza alcun vincolo, al netto di quanto eventualmente già utilizzato o da utilizzare per piani in corso, per il finanziamento dei propri piani formativi.

Il progetto Fo.Cu.S. di UNICA ha l’obiettivo di costituire un SALVADANAIO di adesioni che vadano ad alimentare un fondo comune di adesioni al Fondo Fon.Ar.Com., fondo con il quale la UNICA ha un filo diretto in virtù di uno specifico accordo quadro, costituito nell’ambito del programma più generale chiamato “DL – Direct Learning”.

Tale salvadanaio si chiama “DL- Formazione e Cultura della Sicurezza” e permette alle imprese che vi aderiscono di utilizzare i benefici economici rivenienti dalle adesioni di tutta la Rete UNICA.

Si tratta di un accantonamento comune a tutte le imprese aderenti al Fonarcom – che abbiano conferito la loro adesione a UNICA – che permette, a maturazione raggiunta (alcuni mesi), di fare formazione cd. a sportello, ovvero quando si vuole e come si vuole ovvero presentando i progetti di formazione in qualsiasi momento (senza il vincolo della scadenza di un bando di gara) e su qualsiasi argomento.

La procedura è semplice:
– adesione – gratuita – al Fondo Fon.Ar.Com. – codice FARC
– conferimento – gratuito – della delega timbrata e sottoscritta dal Legale Rappresentante che permetterà alla UNICA di gestire attività formative per conto dell’Azienda.

Scarica la brochure per conoscere le modalità di adesione a FONARCOM